sabato 7 maggio 2011

I RAGAZZI DELL'ALA "A". Recensione di Fausta Dumano (scrittrice)

Un romanzo, “I ragazzi dell’ala A”, che cattura sin dall’inizio. La storia di un gruppo di giovani che vive la gioventù nell’euforia degli anni settanta. La scoperta della politica unisce il gruppo, un gruppo che lentamente decide di entrare in guerra, sconvolgendo la propria e le altrui esistenze. In
questo straordinario romanzo con una voce narrante interna si ripercorrono le vite dei protagonisti, le loro scelte, il rapporto forte che li ha legati e poi contrapposti in una dinamica complessa e dolorosa.
Un romanzo che entra nel cono d’ombra che è tanta parte del nostro recente passato, una ricostruzione cronologica storica documentata con riferimenti reali: la strategia della tensione, il ruolo dei Servizi Deviati, i gruppi rivoluzionari.
Attraverso il “Gruppo Metropolitano d’Assalto”, che esiste nella finzione narrativa, Wood ci consegna la parabola dell’inesorabile procedere nella galassia dei gruppi armati di sinistra ricostruendo con una mirabile precisione quegli anni, consegnandoci un romanzo che è forte e crudele e nello stesso tempo struggente e doloroso.
La voce narrante è quella di Valerio Montini, un idealista, un sognatore. Potremmo considerarlo il gemello di Tommy, il protagonista di “Parabola di un sogno”, il romanzo d’esordio di Wood. Un idealista che rimpiange di non essere stato partecipe a quella fantastica stagione di protesta del Settantasette, quella stagione che è anche espressione degli Indiani Metropolitani, della fantasia al potere, dei collettivi femministi, del personale che è politico e viceversa. Stramaledice di averne voluto incarnare e rappresentare la scheggia impazzita.
Idealista perché fino in fondo aveva creduto nel suo sogno.
Ma non è solo il tema dell’idealismo a legare i due romanzi; l’altro filo è la musica. Una musica che giunge sempre in soccorso delle azioni, dell’inquietudine dell’uomo. Cat Stevens, perfetto in quell’attimo con Gloria con Wild word, Bruce Springsteen con Born to run in soccorso nella parabola dell’avventura rivoluzionaria sono solo alcuni esempi delle note rock di cui si circonda la storia. L’io narrante di Valerio Montini ci consegna anche quella miscela deflagrante fatta di iodio, potassio, idrogeno, ossigeno, ma anche delirio di quell’amore più forte della rivoluzione, un amore sull’altare, un matrimonio con l‘abito bianco alla faccia di tutti i settari imperativi che il credo detta. Una storia d’amore particolare se inserita in quel contesto. Un romanzo, questo di Wood, che coinvolge, catturando anche con un uso sapiente del linguaggio. Un libro da leggere, un libro da non perdere… un libro che farà discutere.

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